A cura di Paolo De Cristofaro
DOP-DOCG Greco di Tufo
Area viticola: Irpinia
Provincia di Avellino
Denominazione di Origine Controllata e Garantita dal 2003 (la DOC venne riconosciuta nel 1970), la DOP Greco di Tufo è la più piccola delle tre DOCG irpine per estensione territoriale, ma anche la più importante per volumi di vino rivendicati.
L’area di produzione comprende 8 comuni, tra cui il paese che battezza la denominazione, distribuiti nella sezione nord-occidentale della provincia di Avellino.
È una zona sicuramente più omogenea da un punto di vista pedoclimatico rispetto a quelle del Taurasi e del Fiano di Avellino, caratterizzata dall’influenza del fiume Sabato, dalla presenza di pendii ripidi, da terreni argilloso-calcarei combinati con stratificazioni vulcaniche, sabbie e composti minerali, in particolare zolfo, visibile ad occhio nudo in vere e proprie venature affioranti in superficie.
Fattori di eterogeneità sono invece rappresentati prima di tutto dalle altitudini dei vigneti (distribuiti tra i 300 e i 700 metri), ma la variabilità delle condizioni riguarda anche il microclima, i sistemi di allevamento (la tradizionale raggiera avellinese è affiancata da vigneti più recenti condotti a spalliera), le esposizioni, le dimensioni degli impianti (perlopiù molto piccoli, con proprietà fortemente frazionate). La zona più densamente vitata è quella che si sviluppa nel settore nord-est, tra i comuni di Tufo, Santa Paolina e Montefusco.
Le tipologie previste dal disciplinare sono quattro: Greco di Tufo, Greco di Tufo Riserva, Greco di Tufo Spumante e Greco di Tufo Spumante Riserva, tutte prodotte con uve greco per almeno l’85%, mentre possono contribuire al restante 15% uve di coda di volpe insieme ad altre varietà raccomandate o autorizzate in provincia di Avellino.
È previsto un tempo di invecchiamento obbligatorio prima della commercializzazione per le due tipologie Riserva: minimo 12 mesi dalla vendemmia per il Greco di Tufo “fermo” e almeno 36 mesi sui lieviti per la versione Spumante Riserva, che può essere prodotta esclusivamente con Metodo Classico.
748,06 ettari è la superficie vitata idonea a produrre vini rivendicabili attraverso la DOP Greco di Tufo.
Nella vendemmia 2018 sono stati rivendicati poco più di 35mila ettolitri, riferiti ad oltre 630 ettari, per una produzione potenziale di poco superiore a 4.730.000 bottiglie (Dati Agea-Sian).