A cura di Paolo De Cristofaro
DOP-DOC Irpinia
Area viticola: Irpinia
Provincia di Avellino
Denominazione di Origine riconosciuta nel 2005, la DOP Irpinia copre l’intero territorio amministrativo della provincia di Avellino, nel quale rientrano 118 comuni.
L’areale distingue ufficialmente la sottozona denominata Campi Taurasini, collocata nella fascia centrale della provincia. Comprende 24 comuni, 17 dei quali sono gli stessi tutelati dalla DOCG Taurasi, di cui rappresenta prima opzione di ricaduta. L’Irpinia Campi Taurasini deve essere prodotto con almeno l’85% di aglianico e commercializzato non prima del settembre successivo alla vendemmia.
Il disciplinare della DOP Irpinia (senza indicazione di sottozona) prevede invece un’ampia serie di tipologie (tra bianchi, rossi, spumanti e dolci) e offre la possibilità di indicare il vitigno in etichetta là dove viene utilizzato per almeno l’85%.
Le opzioni più utilizzate nelle gamme aziendali sono l’Irpinia Aglianico tra i rossi, mentre tra i bianchi spiccano i vini rivendicati come Irpinia Coda di Volpe, Irpinia Falanghina e Irpinia Bianco. Senza dimenticare gli Irpinia Fiano e Irpinia Greco, rivendicati soprattutto dalle aziende che hanno vigne di fiano e greco fuori dalle rispettive aree DOCG.
2.180,71 ettari è la superficie vitata idonea a produrre vini rivendicabili attraverso la DOP Irpinia.
Nella vendemmia 2018 sono stati rivendicati oltre 23mila ettolitri, riferiti a poco più di 410 ettari, per una produzione potenziale di poco superiore a 3 milioni di bottiglie (Dati Agea-Sian).