A cura di Paolo De Cristofaro
IGP-IGT Roccamonfina
Area viticola: Alto Casertano
Provincia di Salerno
Indicazione Geografica istituita nel 1995, l’IGP Roccamonfina è battezzata dal borgo collocato alle pendici dell’omonimo vulcano spento, posizionato nel cuore dell’Alto Casertano.
Funge da ricaduta per le DOP Falerno del Massico e Galluccio, con le quali condivide il medesimo areale di produzione, completato da altri comuni della fascia settentrionale che non rientrano nelle due denominazioni.
La base ampelografica è del tutto sovrapponibile: troviamo soprattutto aglianico, piedirosso, primitivo, falanghina, con quote riservate a coda di volpe, fiano, greco, sciascinoso. Sono tutte tipologie previste dal disciplinare (quando i singoli vitigni vengono utilizzati per almeno l’85%).
420,28 ettari è la superficie vitata idonea a produrre vini rivendicabili attraverso la IGP Roccamonfina.
Nella vendemmia 2018 sono stati rivendicati poco più di 8.705 ettolitri, riferiti a circa 116 ettari, per una produzione potenziale di poco inferiore a 1.161.000 bottiglie (Dati Agea-Sian).